Un nuovo atto d’accusa ai danni di Donald Trump per quanto concerne l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. La replica del tycoon.
Ancora grane da risolvere per Donald Trump. Infatti, Il procuratore speciale Jack Smith non ha alcuna intenzione di mollare e, infatti, ha deciso di rivedere l’incriminazione contro il tycoon per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, tenendo conto della decisione della Corte Suprema sull’immunità. Il candidato alla Casa Bianca ha prontamente replicato sulla vicenda.
Trump: rivisto l’atto d’accusa per assalto a Capitol Hill
Ci sono novità in merito all’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 ed in particolare sulle accuse a Donald Trump. Infatti, come riferito dalla Cnn citata da diversi media, il procuratore speciale Jack Smith ha presentato un atto d’accusa sostitutivo nel caso che riguarda l’interferenza elettorale dell’ex inquilino della Casa Bianca nell’ambito dell’assalto. Di fatto Smith ha “snellito” le accuse contro il candidato repubblicano 2024 alla luce del pronunciamento della Corte Suprema secondo la quale i presidenti hanno diritto a una parziale immunità nell’esercizio delle loro funzioni. Da quanto si apprende, nessuna delle quattro accuse contro l’ex presidente è stata ritirata, ma sono state rielaborate.
La replica del tycoon
Al netto delle novità che lo riguardano, Trump non ha tardato a replicare a proposito della nuova accusa presentata contro di lui a Washington. Il candidato alla Casa Bianca ha definito la situazione “ridicola”. Inoltre, tramite il proprio profilo sul network Truth ha sostenuto che il procuratore speciale che coordina le indagini, ovvero lo “squilibrato” Jack Smith, si sia mosso “nel tentativo di resuscitare una caccia alle streghe ‘morta’ a Washington DC, in un atto di disperazione e per salvare la faccia”. Il leader repubblicano ha poi evidenziato come, a detta sua, la nuova incriminazione sia una “farsa che la compagna Kamala Harris sta attivamente spingendo”.